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Anteprima nazionale

FERITE

di Vittorio Rifranti

Una storia di segreti inconfessati, di luci e di ombre, di ferite che provengono dal passato e che possono ancora fare male.
Presenti in sala il regista Vittorio Rifranti e gli attori protagonisti Daniele Marcheggiani e Camilla Tedeschi

Mercoledì 29 marzo ore 21.00

CINETECA MILANO ARLECCHINO

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Mercoledì 29 marzo alle ore 21.00, presso Cineteca Milano Arlecchino si terrà la proiezione in anteprima nazionale di Ferite di Vittorio Rifranti, alla presenza del regista e degli attori protagonisti Daniele Marcheggiani e Camilla Tedeschi.

Note d'autore
Ferite è la storia di Emanuele Dominici, un regista teatrale affermato ed elegante che vive da solo in una grande casa simile ad un labirinto e che nasconde in una delle stanze un segreto inconfessabile. Ha sempre vissuto da solo trovando nel lavoro le sue soddisfazioni momentanee che non sono la felicità - come confesserà ad Irene - mentre la sua vita privata è rimasta nell’ombra per il bisogno di tenere viva in lui una ferita profonda ma invisibile. Attratto da giovani donne, ne ha avute molte nella sua vita, ma ne ha amate davvero poche e a queste poche dedica un culto costante e misterioso. La storia che voglio raccontare è quella di un uomo che esprime la parte più profonda di sé nel suo lavoro, ma che nello stesso tempo vive una vita parallela di cui nessuno è a conoscenza perché nessuna delle donne amate è riuscita a spezzare l’incantesimo. Ma quando incontra Irene, l’attrice che ha scelto per il suo spettacolo, la sua parte più segreta e quella pubblica si iniziano a sovrapporre e a mischiare tanto che la vita di Emanuele cambierà inesorabilmente

Note di regia
Quando ho pensato a questa storia ho immaginato un film fatto di segreti inconfessati, di luci e di ombre, di ferite che provengono dal passato e possono ancora fare male. Un film dove la luce non può nascondere le ombre e dove quello che viene detto è solo una parte della verità. Per rispettare le emozioni e le dinamiche che intercorrono tra i personaggi ho voluto lavorare sul piano sequenza, per dare un ritmo interno alle scene che sia il risultato della preparazione ma anche della spontanea espressione degli attori, vero centro del racconto con i loro personaggi. Ho lavorato con il direttore della fotografia Francesco Diaz anche con ottiche lunghe, che permettano di scegliere di volta in volta quali elementi dell’immagine lasciare a fuoco e quali sfocare, come per un passaggio continuo di emozioni da un personaggio all’altro. Dal punto di vista fotografico, abbiamo scelto colori neutri, tenui, perché i colori più caldi e forti sono nascosti, come i segreti che i personaggi celano dentro di loro.

Vittorio Rifranti
Nato a Milano, si laurea in Lettere Moderne e frequenta Ipotesi Cinema, il laboratorio creato da Ermanno Olmi. Nel 1992 realizza il mediometraggio “L’attesa”, che partecipa a numerosi festival e ottiene diversi premi. Nel 1998, con il documentario “I giorni liberi”, vince il Premio FEDIC come Miglior Giovane Autore. Dopo “Lo sguardo nascosto”, del 2004, con “Tagliare le parti in grigio” vince nel 2007 il Pardo come Migliore Opera Prima al Festival di Locarno e viene selezionato in concorso in diversi festival internazionali, tra cui Londra, Buenos Aires e Città del Messico. Nel 2018 realizza “I passi leggeri”, selezionato in festival italiani e internazionali (Praga, Barcellona). Nel 2020 ha realizzato il cortometraggio “La guarigione”. Insegna Regia in diverse realtà didattiche (IULM, Civica Scuola Luchino Visconti, Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni).

Filmografia
(2007) “Tagliare le parti in grigio”
(2018) “I passi leggeri”
INVITO FERITE 29 MARZO 2023
Mercoledì 29 marzo
h 21.00 Ferite – Anteprima nazionale
(V. Rifranti. Svizz./Italia, 2022, 95’)

Emanuele è un regista teatrale di mezza età. È alla ricerca di un’attrice che possa incarnare la giovane protagonista del monologo che vuole mettere in scena tratto da un romanzo incompiuto di Dostoevskij. La sua è una vita dove la solitudine e le sue ossessioni lo riportano sempre ai suoi fantasmi: le donne che ha amato e che l’hanno abbandonato. Le poche che ha amato sono nelle fotografie che ricoprono le pareti di una stanza segreta nella sua casa. Vive solo, ma ha avuto molte donne; continua ad averne perché la sua energia è capace di calamitare e far convergere su di sé ogni donna che posa gli occhi su di lui proprio come il pifferaio magico nella fiaba dei fratelli Grimm. Ma dove sono ora quelle donne? Sono solo dentro il ricordo di quelle fotografie che coprono le pareti di una stanza a loro riservata, sono solo presenti nelle immagini che in un religioso silenzio Emanuele proietta su un muro per incapacità di elaborare una fine, oppure sono da qualche altra parte a vivere la loro vita?

Presenti in sala il regista Vittorio Rifranti e gli attori protagonisti Daniele Marcheggiani e
Camilla Tedeschi.
📍 Cineteca Milano Arlecchino
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